Fra le tante impastatrici slim o extra large, presenti sul mercato, ce ne sono alcune in grado di lavorare grossi quantitativi di farina sufficienti per almeno 8 pagnotte alla volta e di impastare anche la pasta integrale. Queste macchine ad uso domestico, seppure dalle prestazioni semiprofessionali e dal design tipico delle maxi planetarie, si basano su un movimento rotatorio con l’ausilio del gancio per gli impasti, che con una corretta lievitazione daranno vita a prodotti da forno leggeri e della consistenza voluta. Se si vuole un’impastatrice con questo potenziale si potrà ‘pescare’ nel vivaio di casa Bosch, nella linea dei modelli Revolution.
Altro discorso per la gamma di impastatrici a spirale Bosch “Artiste” con gelatiera opzionale, che rappresentano una chicca più unica che rara sul mercato di riferimento, per non parlare degli accessori al seguito, che si riassumono nei più comuni macinacaffè, tritacarne, sbattitori, tritatutto, sfogliatrici, mixer e quant’altro. Se non è un food processor questo! Manca solo che sappia cucinare, altro che impastatrice! Ma la gamma delle impastatrici non si limita a pochi brand, come dicevamo, facendo posto anche a marchi meno noti, non per questo meno validi. La tendenza seguita dalle moderne impastatrici, che si avvalgono di accessori e funzionalità opzionali in aggiunta al ruolo base deputato agli impasti, è quella di proporsi sul mercato sempre più equipaggiate di optional, come nel caso dei modelli Ankarsrum, molto più che impastatrici che combinano qualità, efficienza e stile, una triade vincente alla base del successo del brand.
Non una comune impastatrice, ma una solerte massaia meccanica a cui chiedere di impastare pagnotte, pizze, pan di spagna, torte e quant’altro. Con queste macchine non sarà un problema poter lavorare fino a 5 chili di impasto senza alcuna fatica, fruendo della grande ciotola in acciaio inox di prima qualità. Inoltre, grazie al nuovo sistema di rotazione della ciotola, l’impasto non si surriscalda come avviene con altri modelli, ma viene amalgamato a partire dai bordi con movimenti che lo riversano verso l’interno. Praticamente, è come se la macchina simulasse l’andamento rotatorio ispirato ai movimenti delle mani impegnate nell’impasto, mentre il gancio perfeziona la lavorazione dell’impasto per renderlo più compatto e omogeneo.